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La Roma di Dante pellegrini dell‘urbe, cittadini del cielo

Dante parla di Roma nella Divina Commedia almeno una trentina di volte; se aggiungiamo le citazioni presenti nelle altre opere del sommo vate, in particolare nel De Monarchia, il numero diventa realmente significativo. Le chiavi per comprendere l‘importanza della Città Eterna agli occhi, nel cuore, nella mente del padre della lingua italiana, si trovano nel Canto XXXII del Purgatorio in cui Beatrice profetizza a Dante che:
„Qui sarai tu poco tempo silvano;
e sarai meco sanza fine cive    
di quella Roma onde Cristo è romano“.
Questa manciata di sillabe contiene una promessa celeste che non riguarda solo il destino di Dante e di Roma, ma quello della stessa umanità: è teologia ed escatologia.

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Conferenza in lingua italiana con traduzione simultanea in tedesco

Relatrice: Dott.ssa Sara Castrini
benemerita della Società Dante Alighieri, da anni si dedica a studi riguardanti le Sacre Scritture, il simbolismo, la lingua ebraica antica, la mistica e le opere dantesche.
Traduttore: Dr. Volker Kiel

Entrata
Ospiti 6,- € | Soci gratuito

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